La polizia Usa uccide un afroamericano con 60 colpi

Una protesta pacifica dei membri del Black Lives Matter davanti al Centro di Giustizia Familiare della Contea di Hennepin in Minneapolis.
Una protesta pacifica dei membri del Black Lives Matter davanti al Centro di Giustizia Familiare della Contea di Hennepin in Minneapolis. Archivio.EPA/CRAIG LASSIG

 

WASHINGTON.  – Sale la tensione ad Akron, Ohio, dove è stato dichiarato lo stato di emergenza dopo le proteste seguite al video shock diffuso dalla polizia sull’uccisione di un 25enne afroamericano senza precedenti e disarmato, crivellato da otto agenti con una sessantina di colpi dopo un inseguimento, prima in auto e poi a piedi.

Le autorità della città di quasi 200 mila abitanti, dove è nata la star Nba Lebron James, hanno imposto il coprifuoco e annullato il festival con i fuochi d’artificio per le celebrazioni del 4 luglio. Le proteste erano iniziate già

martedì, all’indomani dell’episodio, ma le immagini delle body cam dei poliziotti hanno esacerbato gli animi e domenica sera le forze dell’ordine in assetto anti guerriglia hanno dovuto lanciare una decina di lacrimogeni per disperdere diverse centinaia di persone che portavano le bandiere del movimiento Black lives matter (Blm).

Ora sono attese altre manifestazioni e la caserma della polizia è stata blindata con barriere e mezzi spazzaneve. La famiglia della vittima, Jayland Walker, chiede giustizia ma nello stesso tempo invita a proteste pacifiche. Idem il sindaco.

Gli agenti avevano tentato di fermare l’auto del giovane per una non meglio precisata violazione stradale e dopo meno un minuto di inseguimento un colpo sarebbe partito dalla sua vettura, stando a quello che nel video sembra il lampo di uno sparo. A questo punto, ha spiegato la polizia, il caso è diventato una questione di sicurezza pubblica e il fuggitivo è stato ritenuto una minaccia. Dopo alcuni minuti, l’auto ha rallentato e Walker è uscito indossando un passamontagna e scappando a piedi verso un parcheggio. Gli agenti hanno tentato inutilmente di fermarlo usando il taser, poi lo hanno braccato sparandogli tutti addosso.

Secondo l’autopsia, è stato colpito 60 volte. Nella sua auto è stata  trovata una pistola e un caricatore pieno, oltre ad un anello forse della fidanzata, morta in un incidente stradale. Un bossolo compatibile con l’arma è stato inoltre recuperato nel punto da dove sarebbe partito il colpo sentito durante l’inseguimento. Tutti gli agenti coinvolti sono stati sospesi in attesa dell’esito delle indagini.

“Vogliono trasformarlo in un mostro mascherato con una pistola”, ha accusato Bobby DiCello, l’avvocato della familia della vittima, definendo “irragionevole” che abbiano sparato ad un uomo in fuga che non rappresentava alcuna minaccia per gli agenti. Il legale ha riferito che Walker aveva ottenuto solo recentemente la pistola: “Non aveva familiarità con le armi e non sappiamo se ha sparato accidentalmente ma la polizia non ha trovato alcun proiettile nella pistola rinvenuta nell’auto dopo la sua morte”. Una circostanza su cui la polizia ha sorvolato in conferenza stampa, limitandosi a riferire del caricatore pieno e del bossolo compatibile con la pistola.

Se le indagini dovessero accertare che Walker ha sparato un colpo dall’auto in fuga la posizione degli agenti diventerebbe meno difficile in un eventuale processo. Ma per ora prevalgono i sospetti di un’azione della polizia brutale e ingiustificata, l’ultima di una serie contro le minoranze che ha portato a proteste di massa dopo l’uccisione di George Floyd.

“Non è stata auto-difesa ma un assassinio”, ha tagliato corto Derrick Johnson, presidente della Naacp, organizzazione che lotta contro le ineguaglianze razziali.

(di Claudio Salvalaggio/ANSA).

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