Il Portogallo spedisce in Brasile il cuore di re Pietro

Re Pietro I di Brasile e IV di Portogallo. (Wikipedia)

LISBONA.  – Atterra oggi a Brasília il cuore del re portoghese Pietro IV nell’ambito di un peculiare prestito di reliquia fra Portogallo e Brasile. Il re portoghese, noto come Don Pedro, è una sorta di monarca-eroe dei due mondi, essendo passato alla storia anche come Pietro I del Brasile, ossia il primo imperatore che il 7 settembre del 1822, mentre sul trono di Lisbona sedeva suo padre Giovanni VI, dichiarò l’indipendenza di quella che allora era una colonia.

Più tardi, negli anni ’30 di quel secolo, abdicherà e tornerà in Portogallo a difendere il vessillo dei liberali nella lotta contro gli assolutisti, in particolare durante l’assedio con cui questi ultimi cinsero la città di Oporto, dove i liberali si erano asserragliati. Per questo motivo, alla sua morte, avvenuta nel 1834, a soli 36 anni, don Pedro volle donare il suo cuore a quella città, dove da allora è conservato in formaldeide nella chiesa di Nossa Senhora da Lapa.

Il cuore di Don Pedro vola oggi in Brasile proprio in occasione dei duecento anni dell’indipendenza, le cui celebrazioni cadono in piena campagna elettorale e in un clima non di grande distensione fra le due repubbliche, brasiliana e portoghese.

Il 4 luglio scorso il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha cancellato un pranzo con il suo omologo portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa, perché quest’ultimo, durante la sua ultima visita in Brasile, aveva voluto incontrare anche Lula, suo rivale in questa campagna elettorale attualmente dato come vincitore in tutti i sondaggi.

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