Corsa per evitare danni ambientali dopo l’incidente di un cargo a Gibilterra

MADRID — A Gibilterra si stanno vivendo ore frenetiche. Tutto è partito lunedì notte, dopo che due navi si sono scontrate nel corso di una manovra in acque dello Stretto. Una delle due imbarcazioni— carica di combustibile — ha subito danni significativi e, su decisione delle autorità, è stata condotta in una zona poco profonda vicino alla costa, per evitarne l’affondamento completo. Da quel momento, sono iniziate complesse operazioni per mettere la nave in sicurezza, in particolare cercando di evitare un disastro ambientale. Le autorità hanno ammesso l’esistenza di una perdita di combustibile, sostenendo però che, per ora, i danni sono limitati. Una persona è stata arrestata per cause legate alla vicenda.

In un primo momento, la situazione è apparsa sotto controllo, Ma, con il passare delle ore, i successivi aggiornamenti delle autorità locali hanno fatto sorgere più dubbi sulle probabilità di non dover fare i conti con danni seri. I responsabili della gestione dell’incidente hanno iniziato una serie di operazioni per evitare perdite inquinanti in mare, compreso il dispiegamento di una barriera marina.

Tuttavia, già ieri sono state riscontrate “perdite di una sostanza”, probabilmente “olio lubrificante”, dallo scafo del cargo, chiamato OS-35. Rapidamente, tutte le operazioni presso il porto di Gibilterra sono state sospese, mente l’equipaggio della nave, rimasto illeso, è stato evacuato.

Oggi sono arrivati ulteriori aggiornamenti: i team attivati per scongiurare problemi ambientali hanno registrato una fuga di combustibile, di cui una “piccola” parte è sfuggita alle barriere marine preposte. A quel punto, i lavori in corso si sono concentrati sulla raccolta della sostanza inquinante fuoriuscita e sull’accelerazione delle operazioni per estrarre il combustibile rimasto nella cisterna del cargo.

Secondo le ultime notizie ufficiali, entrambe le operazioni sono ancora in corso: l’obiettivo è completarne buona parte entro domattina. Le autorità di Gibilterra, che stanno collaborando per questo caso con quelle spagnole, indicano inoltre che c’è un dato tranquillizzante: il combustibile finito in mare è a “basso contenuto di zolfo”, quindi più leggero rispetto ad altri tipi di carburante e probabilmente più facile da rimuovere.

Nel frattempo, sempre nel pomeriggio sono emersi altri particolari: la Polizia Reale di Gibilterra ha infatti annunciato l’arresto di “un individuo”, per cause legate all’incidente. Mentre il comunicato ufficiale della polizia non indica l’identità della persona arrestata, il quotidiano spagnolo El País sostiene che si tratterebbe del capitano della nave.

In un’intervista concessa alla televisione pubblica spagnola, Tve, il capo del governo di Gibilterra, Fabian Picardo, ha spiegato che il capitano avrebbe ignorato ordini del porto della città in seguito all’incidente: dopo che l’OS-35 si è scontrato con un’altra nave, avrebbe infatti tentato di proseguire il viaggio nonostante i danni all’imbarcazione e contro il parere delle autorità locali. “Non si è fermato, non ha seguito le istruzione e ha insistito nel dire che non c’erano danni”, ha affermato Picardo, spiegando che comunque ci sono indagini in corso.

Redazione Madrid

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