Ue, dal taglio consumi al disaccoppiamento prezzi gas-elettricità

Tralicci dell'alta tensione in un'immagine d'archivio

BRUXELLES. – Un pacchetto di misure d’emergenza pronte a essere licenziate e, accanto, una serie di proposte non ufficiali da definire nelle prossime settimane. Tra queste, una novità: il disaccoppiamento temporaneo tra i prezzi del gas e dell’elettricità. Nel ‘non paper’ in cui la Commissione europea ribadisce la sua contrarietà al price cap generalizzato al gas richiesto a gran voce da 15 Paesi membri, tra cui l’Italia e la Francia, spunta un primo intervento che anticiperebbe la riforma del mercato elettrico. Ecco tutte le misure sul tavolo dei ministri europei dell’Energia riuniti domani in seduta straordinaria:

TAGLIO DEI CONSUMI – Sulla scia di quanto già fatto per il gas (-15%), è pronto il via libera al taglio obbligatorio del 10% della domanda di elettricità, almeno il 5% nelle ore di punta tra dicembre 2022 e marzo 2023. Le ore di picco dei prezzi nello stesso periodo dovranno essere coperte almeno per il 7%, ma i governi chiedono maggiore flessibilità e domani potrebbero scendere al 3%.

TETTO AGLI EXTRA-RICAVI – Sarà fissato a 180 euro per megawatt per le grandi compagnie energetiche che producono elettricità da fonti a basso costo come rinnovabili, nucleare e carbone.

CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA’ – Ok anche alla tassa per le oil&gas sulla base dei profitti straordinari realizzati nel 2022, calcolato sulla base degli ultimi 4 anni a partire dal 2018.

PRICE CAP – Per ora Bruxelles mette sul piatto un tetto al gas russo ma non generalizzato su tutte le importazioni in Ue. Il dibattito è solo all’inizio: la proposta non va incontro alle richiesta delle 15 capitali. Per l’esecutivo Ue, stabilire un price cap generalizzato “comporterebbe rischi” per la sicurezza degli stock.

DECOUPLING – C’è anche “il limite al prezzo del gas nella formazione del prezzo dell’elettricità” tra le idee della Commissione europea. Si tratta, di fatto, di un primo disaccoppiamento temporaneo sul modello iberico e su base nazionale nell’attesa della riforma del mercato elettrico che potrebbe arrivare alla fine dell’anno. L’obiettivo è attenuare l’influenza dei prezzi elevati del gas sulla formazione dei prezzi dell’elettricità. Il differenziale di costo tra il tetto e i prezzi di mercato sarebbe a carico del sistema elettrico degli Stati membri.

TTF – Si lavora a un indice di riferimento per il prezzo del gas naturale liquefatto (Gnl) alternativo rispetto al Ttf, a cui aderire su base volontaria.

AIUTI DI STATO – E’ in arrivo “entro metà ottobre” un aggiornamento del quadro temporaneo Ue di crisi per continuare a sostenere l’industria e le aziende.

Lascia un commento