Venezuela dimezza la fornitura di petrolio a Cuba e Petrocaribe

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MIAMI. – Il Venezuela ha ridotto a metà l’invio di petrolio a prezzo ridotto a Cuba e gli altri 16 paesi membri di Petrocaribe-organizzazione regionale creata nel 2005 per garantire l’approvvigionamento di grezzo con prezzi ridotti e modalità di pagamento agevolate- che attualmente rappresenta circa 200 mila barili al giorno, rispetto ai 400 mila inviati nel 2012, secondo un rapporto della Barclays reso noto dal quotidiano El Nuevo Herald di Miami. Secondo il rapporto, intitolato “Riducendo la generosità”, nell’ultimo decennio gli accordi per l’approvvigionamento di petrolio a condizioni preferenziali “è costato circa 50 miliardi di dollari al Venezuela” e così la forte riduzione negli invii di greggio ha portato la Barclays a ridurre il suo pronostico del deficit in moneta estera di Caracas a 22,6 miliardi di dollari, invece degli oltre 30 miliardi previsti precedentemente per il 2015. Cuba, principale alleato regionale del governo di Nicolás Maduro, ha subito un ritaglio particolarmente significativo nell’invio del petrolio venezuelano -ricevendo 55 mila barili al giorno dallo scorso settembre, quasi la metà di quanto ricevuto nel 2012- giacché, contrariamente agli altri paesi di Petrocaribe, paga non con denaro ma con l’invio a Caracas di medici e allenatori sportivi e la sua assistenza ai servizi di intelligence locali. Nel suo rapporto, la Barclays segnala che risulta “ironico” che il Venezuela mantenga questo sistema di approvvigionamento preferenziale di petrolio, giacché affronta una crisi economica profonda, mentre in altri paesi dell’alleanza regionale la situazione è molto migliore.

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