Si risvegliano le vendite di industria e negozi italiani

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ROMA. – Si risvegliano le vendite di industria e negozi italiani a febbraio, mentre dall’estero arrivando da diversi indicatori segnali contrastanti. Da un lato c’è il rialzo delle previsioni del prodotto interno lordo della Germania all’1,8%, dal precedente 1,5%, dall’altro il calo a sorpresa ad aprile della fiducia dei consumatori dell’Eurozona, dopo tre mesi consecutivi di incremento. Negli Stati Uniti, intanto, le vendite di case esistenti salgono del 6,1% a marzo toccando i massimi dal 2013.

In Italia, l’Istat registra fatturati dell’industria in crescita dello 0,4% a febbraio rispetto a gennaio, ma ancora inferiori dello 0,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Gli ordinativi sono in aumento: sia sul mese che sull’anno (rispettivamente dello 0,8% e del 2%). A trainare è soprattutto la fabbricazione di mezzi di trasporto, con l’auto che vede crescite a due cifre sia per il fatturato (+32,6% sull’anno) sia per gli ordini (+33%) per il quinto mese consecutivo.

Va particolarmente bene anche il mercato estero che conosce un progresso del fatturato dello 0,6% rispetto a gennaio e dello 0,8% rispetto a febbraio 2014. E proprio grazie a ”potenti spinte esterne”, secondo il Centro studi di Confindustria, la ripresa italiana è adesso innescata. Il Csc conferma le previsioni per la crescita del Pil dello 0,5% nel 2015 e dell’1,1% nel 2016 e afferma che la bilancia degli indicatori congiunturali pende senza dubbio dal lato della risalita del Pil, ma rimane il punto interrogativo sulla velocità. Per questo è imperativo, conclude il centro studi, ”tenere la barra dritta sulle riforme”.

In questo contesto anche i negozi vendono un po’ di più: l’istituto di statistica registra, sempre a febbraio, un incremento degli scontrini dello 0,1% sull’anno, anche se nel confronto mensile c’è un calo dello 0,2%. Da questa leggera ripresa annuale sono esclusi i piccoli esercizi (per i quali c’è una contrazione delle vendite dello 0,5%), mentre la grande distribuzione cresce dello 0,8% e l’aumento più forte riguarda, ancora una volta, i discount alimentari (+3,6%). L’ufficio studi di Confcommercio parla di ”un’evoluzione molto debole dei consumi” ma afferma che ”il recupero della fiducia delle famiglie dovrebbe tradursi nei prossimi mesi in una più sicura crescita” delle vendite e sottolinea come, per adesso, si registra la terza variazione tendenziale positiva consecutiva, un fenomeno che non si verificava almeno dal 2011.

 

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